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Igiene in cucina
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Igiene in cucina

Comportamenti da seguire per limitare i rischi da contaminazioni microbiche

La cucina è il luogo preposto alla preparazione dei cibi e come tale è uno degli ambienti domestici che necessita di maggiore igiene e pulizia.

L’intossicazione da cibo è causata dalla presenza di microrganismi portatori di malattie. I principali canali attraverso i quali tali microrganismi si diffondono sono l’uomo o gli animali infestanti, l’acqua o l’aria inquinate e le superfici a contatto con gli alimenti.

Il rischio che si corre nella manipolazione degli alimenti è proprio quello dell’intossicazione da cibo causata dalla presenza di microrganismi portatori di malattie.
I principali canali attraverso i quali tali microrganismi si diffondono sono l’uomo o gli animali infestanti, l’acqua o l’aria inquinate e le superfici a contatto con gli alimenti.
La pulizia di utensili e ripiani ha lo scopo principale di eliminare i residui di cibo e permettere successivamente una migliore azione di disinfettazione.
Il cloro è normalmente alla base dei principali disinfettanti in ambito alimentare in quanto è molto attivo, poco pericoloso e di facile utilizzo.
I detergenti per la casa aiutano a mantenere salubri gli ambienti dove si vive ma è sempre indispensabile seguire una serie di piccoli accorgimenti e corrette abitudini per poter mantenere un alto livello di igiene.
Come prima cosa è sempre indispensabile lavarsi le mani con acqua e sapone ogni qualvolta si viene a contatto con oggetti o alimenti a rischio.

Esiste infatti una specie di contaminazione incrociata tra il cibo e le mani; appena a contatto con un oggetto sporco, le mani diventano portatrici di milioni di batterei che possono passare agli alimenti.
E’ importante poi:
- lavare ripiani, utensili e bidoni con prodotti biocidi in modo da ridurre la presenza di batteri;
- pulire la cucina una volta al giorno;
- cambiare frequentemente gli strofinacci per mani e stoviglie in quanto rimanendo bagnati a lungo sono un buon terreno per il proliferare dei batteri;
- trattare con utensili diversi i cibi cotti da quelli crudi per evitare contaminazioni;
- far lavorare la lavastoviglie ad una temperatura superiore ai 50°C per una questione di maggiore igiene delle stoviglie;
- pulire il frigorifero almeno ogni 4 settimane, adoperandolo normalmente ad una temperatura inferiore ai 5°C.
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